Cronaca
Bimbi dell’asilo maltrattati dalla maestra: “Non mi ubbidivano!”
Una maestra 46enne della provincia di Agrigento è stata arrestata dopo aver maltrattato alcuni bambini all’asilo.
Continue urla e minacce nel corso della giornata scolastica contro i piccoli alunni a lei affidati ma anche percosse nei confronti dei bambini che a suo dire non le ubbidivano all’intero dell’asilo.
Queste le pesanti accuse nei confronti della maestra di una scuola dell’infanzia di Villafrati , nel Palermitano, arrestata nelle scorse ore dai carabinieri dopo una inchiesta durata alcuni mesi.
Nei confronti della donna, una 46enne della provincia di Agrigento, il giudice per le indagini preliminari ha emesso un avviso di custodia cautelare ai domiciliari in attesa del processo.
L’inchiesta, denominata “Escape room”, e condotta dai carabinieri della Compagnia di Misilmeri, era partita nello scorso mese di marzo a seguito di una denuncia presentata dalla mamma di uno dei piccoli alunni dell’asilo.
Il genitore di un’alunna di tre anni aveva notato degli strani cambiamenti caratteriali nella piccola. Comportamenti che l’hanno messa in allarme e che ha ricondotto alla frequentazione dell’asilo visto che la bimba piangeva appena veniva menzionata la scuola.
Da quel momento i carabinieri hanno condotto vari accertamenti individuando nella maestra la principale fonte dei malesseri della piccola ma anche di altri bimbi, tutti tra i due e i tre anni, che sarebbero stati sistematicamente maltrattati in classe con schiaffi e urla.
“I successivi accertamenti hanno messo in luce la condotta sistematica dell’insegnante, consistente in reiterati atti di violenza psicologica e fisica, urla, minacce e percosse nei confronti degli alunni, tutti di età inferiore ai quattro anni” hanno riferito i Carabinieri.
Spiegando “Il quadro indiziario a carico dell’insegnante, nonché l’abitualità della condotta contestata, hanno consentito al gip di Termini Imerese di applicare la misura cautelare“.
Cronaca
Sangue nell’agrigentino, uomo accoltella moglie e figli al culmine di una lite: arrestato
Un vero e proprio dramma quello avvenuto a Cianciana, in provincia di Agrigento, dove una violenta lite familiare è sfociata nel sangue.
Secondo una prima ricostruzione, un uomo di 35 anni avrebbe accoltellato la moglie e il figlio di sette anni e tenuto con sé la figlia più piccola, barricandosi in casa prima di arrendersi ai carabinieri.
Infatti essi sono prima riusciti a convincerlo a consegnare la piccola, per poi trasportare lei e il fratello all’ospedale dei bambini di Palermo per le cure del caso. Ora la bambina è intubata e con un’emorragia cerebrale, sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico per una coltellata che il padre le avrebbe inferto al torace.
Invece il figlio maggiore è anch’egli in gravi condizioni per alcuni fendenti all’addome e al torace. Infine la madre, di origini polacche, è ricoverata nel vicino ospedale di Ribera, dov’è stata operata e dichiarata dai medici fuori pericolo di vita.
Per quanto riguarda l’uomo, egli si è consegnato di sua spontanea volontà, venendo arrestato per maltrattamenti in famiglia. Pertanto la lite sarebbe scoppiata a seguito della decisione della moglie di volersi separare, che vedrà ora l’uomo doversi difendere dalle accuse di tentato omicidio plurimo e lesioni gravissime.
Cronaca
Roma, niente da fare per l’anziana ferita ieri in una sparatoria: aveva 81 anni
Non c’è stato nulla da fare per Caterina Ciurleo, la pensionata di 81 anni ferita alla schiena nel pomeriggio di ieri da un proiettile vagante durante una sparatoria.
La donna si trovava di fronte al centro commerciale di via Don Primo Mazzolari, al Villaggio Prenestino a Roma. Purtroppo l’anziana è deceduta questa mattina presso il Policlinico di Tor Vergata dov’era ricoverata e dov’è stata sottoposta a due interventi chirurgici.
Intanto la Polizia indaga a caccia dei responsabili, fuggiti dopo la sparatoria.
Cronaca
Melito, fallito tentativo di rapina alle poste: banditi in fuga
Attimi di paura a Melito, in provincia di Napoli, dove questa mattina due uomini con il volto travisato hanno provato a fare irruzione negli uffici della Posta in traversa Marrone.
Tuttavia il loro tentativo si è rivelato vano grazie al personale di servizio, che accortisi della presenza dei due malviventi all’esterno della struttura, hanno subito bloccato le porte e allertato le forze dell’ordine.
A quel punto i due banditi sono scappati facendo perdere le proprie tracce, mentre la Polizia indaga per risalire alla loro identità e ricostruire la dinamica della tentata rapina.
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